Pier Paolo Pasolini nacque il 5 marzo 1922 a Bologna da Carlo Alberto Pasolini, tenente di fanteria, e Susanna Colussi, maestra elementare. Il padre era ravennate, la madre friulana.
Dopo le elementari, frequentò il ginnasio a Conegliano e, conclusi gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale venne arruolato sotto le armi a Livorno, ma, all'indomani dell'8 settembre, disobbedì all'ordine di consegnare le armi ai tedeschi e fuggì. Dopo vari spostamenti, si rifugiò a Casarsa, paese natale della madre.
Nel 1945 viene ucciso il fratello Guido, partigiano della brigata partigiana "Osoppo". Nello stesso anno Pasolini si laureò in lettere a Bologna, con una testi su Pascoli.
Nel 1947 si iscrisse al PCI di Udine, da cui venne espulso nel 1949 per accuse di corruzione di minori ed atti osceni in luogo pubblico, che si riveleranno poi infondate.
In seguito a tale scandalo, nel 1950 si traferì a Roma con la madre.
Nel 1954 pubblicò la sua raccolta di poesie in friulano, La meglio gioventù, con cui vinse il premio “Giosuè Carducci”, e nel 1955, presso Garzanti, apparve il romanzo Ragazzi di vita, che ottiene un vasto successo, sia di critica che di lettori. Il libro venne però giudicato negativamente dalla cultura ufficiale della sinistra, e in particolare del PCI, che lo definì intriso "di gusto morboso, dello sporco, dell'abbietto, dello scomposto, del torbido". Non solo: la Presidenza del Consiglio, nella persona dell'allora ministro degli interni Tambroni, promosse un'azione giudiziaria contro Pasolini e l'editore Livio Garzanti. Il processo diede luogo all'assoluzione e il libro, tolto per un anno dalle librerie, venne dissequestrato.
Nel 1957 pubblicò la raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci e l'anno successivo , per Longanesi, L'usignolo della Chiesa cattolica
Nel 1960 Garzanti uscirono i saggi Passione e ideologia, e nel 1961 un altro volume in versi: La religione del mio tempo.
Sempre nel 1961 realizzà il suo primo film da regista e soggettista, Accattone, trasposizone dei temi letterari di Ragazzi di vita e Una vita violenta (1959). Il film, vietato ai minori di anni diciotto, suscitò non poche polemiche alla XXII mostra del cinema di Venezia.
Altri film di questi anni da ricordare, di cui firma sempre la sceneggiatura, sono Mamma Roma (1962), Il vangelo secondo Matteo (1964), Uccellacci e uccellini (1965), Edipo re (1967), Teorema (1968) e Medea (1969).
Fra il '70 e il '74 apparve la triologia della vita (o del sesso), che comprende Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte.
Nel 1975 realizzò quello che sarebbe stato il suo ultimo e più discusso film: "Salò o le 120 giornate di Sodoma", ispirato all'opera del marchese de Sade maambientato nella Repubblica di Salò, dove quattro alti membri del partito rapiscono un gruppo di ragazzi e ragazze per soddisfare le loro perversioni sessuali.
Il 2 novembre dello stesso anno Pier Paolo Pasolini venne ucciso sul litorale di Ostia, vicino a Roma. Nella notte i carabinieri fermarono un giovane, Giuseppe Pelosi, alla guida di una Giulietta 2000 che risultò di proprietà proprio di Pasolini. Il ragazzo, interrogato dai carabinieri, confessò l'omicidio, raccontando di aver a un tentato un approccio sessuale da parte dello scrittore.
Il processo che ne seguì lasciò molte risposte irrisolte, e soprattutto il dubbio che altre persone avrebbero partecipato all'omicidio, sulla cui dinamica non si fece tuttavia chiarezza. Piero Pelosi venne così condannato come unico colpevole.
Pasolini è sepolto a Casarsa.
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