METRO
Versi liberi raggruppati in distici a rima baciata, tranne i vv. 5-6 e 9-10, che risultano irrelati.
COMMENTO
Scritta da Pasolini il 24 aprile 1962, questa intensissima lirica fu inserita nella raccoltaPoesia in forma di rosa (1964).
La madre del poeta era già comparsa come protagonista e figura costante in altre poesie precedenti, a dimostrazione della grande importanza che ella ebbe nella vita psichica ed esistenziale del poeta. Anzi, questa poesia rappresneta proprio la "spiegazione", in forma poetica, del dramma interiore del poeta che spiega in termini psicoanalitici la sua vita interiore.
Il tema della poesia è chiaramente l'amore intenso e morboso, controverso e irrisolto, del poeta verso la madre. Pasolini ha sempre amato, teneramente ricambiato, la madre: e questo amore ha causato nel poeta un conflitto edipico che poi è stato la causa della sua "diversità sessuale", che lo ha sempre condannato alla solitudine. Ora però il poeta non vuole rimanere solo: desidera avere rapporti carnali, privi di "anima", riservando l'amore "spirituale" alla madre. Il poeta vuole infatti che la madre rimanga comunque al centro della sua vita, e perciò la prega di non andarsene, di rimanere con lui, in una vita che rifiorisce ("in un futuro aprile").
Il lessico, molto spontaneo, è così semplice e chiaro che non necessita di particolari annotazioni.
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