Rainer Maria Rilke nacque a Praga il 4 dicembre 1875, in una famiglia appartenente alla classe borghese, di fede cattolica.
I genitori si separarono nel 1884, quando lui aveva solo nove anni, e il padre lo indirizzò, per tradizioni famigliari, alla carriera delle armi. Ma a sedici anni abbandonò l'accademia militare e compì studi irregolari a Linz, Praga, Monaco di Baviera e Berlino.
A Monaco, nel 1896 (o l'anno dopo), conobbe Lou Andreas-Salomé, di 14 anni più anziana, di cui si era invaghito Nietzsche e che fu amica fedele di Freud. Fu proprio Lou a chiamarlo Rainer sostituendolo al nome originario René.
Nel 1901 si unì in matrimonio con la scultrice Clara Westhoff, allieva di Auguste Rodin, ma poco dopo la nascita della figlia Ruth si separarono.
Dopo un viaggio in Russia, dove conobbe l'ormai anziano Tolstoj e il padre di Boris Pasternak, nel 1904 pubblicò le "Storie del buon Dio", opera caratterizzata da un garbato umorismo, ma che sottolineava anche il suo interesse verso il tema teologico.
Intanto, nel 1903, si era trasferito a Parigi, ma anche durante gli anni parigini intraprese una serie di viaggi per tutta l'Europa e anche in Africa; tra l'altro a Roma (1903-04) e al castello di Duino presso Trieste (1911-12), dove fu ospite della principessa von Thurn und Taxis.
Nel 1929 pubblicò i "Quaderni di Malte Laurids Brigge".
Allo scoppio della guerra, nel 1914, fu trattenuto in Germania, dove prestò servizio, a Monaco, in un ufficio di estrema retrovia.
Al termine della guerra, dopo un nuovo e più breve soggiorno a Parigi, si stabilì nel piccolo castello alpino di Muzot, nel Vallese, ospite di un nuovo mecenate.
Del 1923 sono le "Elegie duinesi" e i "Sonetti a Orfeo" (scritti a Muzot, in Svizzera, in meno di tre settimane), due opere fra le più complesse e problematiche del XX secolo.
Nel 1923 avvertì i primi sintomi della leucemia.
Rilke morì il 29 dicembre 1926 a Valmont (Montreux).
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