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          Girando adagio il capo sui cuscini
          volse gli occhi alla stanza ed osservò
          gli oggetti: c'erano. E a lui sembrò
          che questo è tutto quello che sappiamo.
    
      5  Ma anche questo, quando per giorni interi,
          steso, fissava il vuoto, non dava affidamento:
          ora era un addensarsi, ora un disfarsi. L'indistinto
          veniva dagli specchi. Ma ove era il punto in cui
    
    10  si poteva restare in quiete sempre?
          se fin l'odore della propria mano a volte
          era enigmatico, o nel vano accanto
          le care voci estranee come visite.
    
    Parigi, inizio dell'estate 1908
    
    
    [In Poesie, Einaudi, Torino 2000]