Chi tempo aspetta, assai tempo si strugge1:
e ’l tempo non aspetta, ma via fugge.
La bella gioventú giamai non torna,
né ’l tempo perso giamai riede indrieto;
5 però chi ha ’l bel tempo e pur soggiorna2,
non ará mai al mondo tempo lieto;
ma l’animo gentile e ben discreto3
dispensa4 il tempo, mentre che via fugge.
Oh quante cose in gioventú si prezza!
10 Quanto son belli i fiori in primavera!
Ma, quando vien la disutil vecchiezza
e che altro che mal piú non si spera,
conosce il perso di quando è giá sera
quel che ’l tempo aspettando pur si strugge.
15 Io credo che non sia maggior dolore
che del tempo perduto a sua cagione5:
questo è quel mal che affligge e passa6
[Da Scritti scelti, Utet, Torino 1955, pp. 214-215]
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