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               Chi tempo aspetta, assai tempo si strugge1:
          e ’l tempo non aspetta, ma via fugge.
               La bella gioventú giamai non torna,
          né ’l tempo perso giamai riede indrieto;
      5  però chi ha ’l bel tempo e pur soggiorna2,
          non ará mai al mondo tempo lieto;
          ma l’animo gentile e ben discreto3
          dispensa4 il tempo, mentre che via fugge.
               Oh quante cose in gioventú si prezza!
    10  Quanto son belli i fiori in primavera!
          Ma, quando vien la disutil vecchiezza
          e che altro che mal piú non si spera,
          conosce il perso di quando è giá sera
          quel che ’l tempo aspettando pur si strugge.
    15        Io credo che non sia maggior dolore
          che del tempo perduto a sua cagione5:
          questo è quel mal che affligge e passa6
    
    
    [Da Scritti scelti, Utet, Torino 1955, pp. 214-215]
    
    

    METRO.
    Canzone a ballo.

    COMMENTO
    Richiama il tema della ballata n. 2 (Donna, vano è il pensier che mai non crede), ovvero quello della fugacità del tempo e e il conseguente invito a vivere appieno la giovinezza: in nome, soprattutto, dell'amore.

    NOTE
    1 si strugge: (di pentimento).
    2 soggiorna: indugia.
    3 discreto: intelligente.
    4 dispensa: spende, impiega con giudizio.
    5 a sua cagione: per propria colpa.
    6 passa: trafigge.