• Bertolt Brecht nacque il 10 febbraio 1898 ad Augusta (Baviera), primo dei due figli di Berthold Friedrich Brecht e Sophie Brezing, di famiglia benestante.
    Frequentò la scuola elementare e il Realgymnasium con buoni risultati, cominciando già nel 1913 a scrivere poesie e canzoni.
    Nel 1917 ottenne il diploma d'emergenza, concesso anzitempo a causa della guerra, e nello stesso anno si iscrisse all'Università di Monaco di Baviera studiando, ma in modo discontinuo, medicina e filosofia.
    Nell'ottobre 1918 venne chiamato come infermiere in un ospedale di Augusta, ma vi lavorò solo per un mese, perché in novembre la guerra terminò.
    Riprese a frequentare l'università, ma si interessò sempre di più al teatro, influenzato dell'espressionismo. Scrisse la celebre poesia La leggenda del soldato morto e il suo primo dramma, Baal.
    Dopo la morte della madre, nel 1920 Brecht si trasferì definitivamente a Monaco di Baviera.
    Nel 1922 vinse il Premio Kleist per la sua opera Tamburi nella notte, e sposò la cantante Marianne Zoff, dalla quale divorziò appena cinque anni dopo, nel 1927.
    Nel 1924 si trasferì da Monaco a Berlino, dove lavorò con Carl Zuckmayer come drammaturgo presso il Deutsches Theater.
    Nel 1926 studiò Hegel e Marx e si avvicinò al marxismo.
    Su musica di Kurt Weill, nel 1928 scrisse la commedia L'opera da tre soldi, che diventò il maggior successo teatrale della Repubblica di Weimar e che viene rappresentato ancora oggi in molti teatri del mondo.
    Nel 1933, quando Hitler fu nominato cancelliere del Reich, Brecht, che già aveva ricevuto pesanti minacce da parte dei nazisti, fu costretto a fuggire.
    Nei primi otto anni dell'esilio (1933-1941), cambiò spesso paese: fu dapprima a Praga e poi a Vienna e Parigi. Un'amica lo invitò quindi in Danimarca, dove visse per cinque anni. Quando le truppe naziste attaccarono anche la Danimarca e la Norvegia, nel 1940, Brecht infatti passò prima in Svezia e poi in Finlandia. Voleva andare in America per lavorare come regista a Hollywood, ma il passaporto si faceva attendere: così andò prima a Mosca e, attraversando in treno tutta la Russia, si imbarcò a Vladivostok per arrivare infine in California, nel 1941.
    Nonostante la vita dura da esiliato, in quegli anni Brecht scrisse fra l'altro Madre Coraggio e i suoi figli, Vita di Galileo, La resistibile ascesa di Arturo Ui, che fanno parte delle sue opere più mature.
    Finita la guerra, Brecht cominciò subito a pensare al ritorno in Europa, ma nel 1947, quando stava già facendo le valigie per partire, venne chiamato per essere interrogato dalla Commissione per le attività antiamericane. Erano gli anni della guerra fredda e in America si sospettava ovunque di spie sovietiche. Insieme ad altri 18 rappresentanti del cinema di Hollywood (tra cui Charlie Chaplin, Walt Disney e Gary Cooper), Brecht dovette difendersi dall'accusa di essere un membro del partito comunista che cospirava con l'Unione Sovietica. Egli negò tutto (in effetti non era mai stato membro del partito) e, interrogato sulle sue opinioni politiche, si dichiarò un innocente scrittore antinazista. Ventiquattro ore dopo, Brecht salì su un aereo per tornare in Europa.
    La sua prima tappa fu Zurigo: infatti la Svizzera era l'unico stato che gli permettese di trovare una sistemazione almeno provvisoria. A Zurigo rimase per un anno e, quando vide una possibilità per lui a Berlino Est, tornò in Germania e fondò il teatro "Berliner Ensemble", che diventò una delle più importanti compagnie teatrali europea.
    Nel maggio del 1956 Brecht, che era già da tempo in cattive condizioni di salute, si fece ricoverare in ospedale per curare i postumi di un'influenza da virus, ma morì il 14 agosto a causa di un infarto cardiaco.