• 
    
          1
          Un dì nel mese azzurro di settembre
          quieto all'ombra d'un giovane susino
          tenevo il quieto e pallido amor mio
          fra le mie braccia come un dolce sogno.
          E su di noi nel bel cielo d'estate
          c'era, ed a lungo la guardai, una nuvola.
          Era assai bianca e alta da non credere
          e quando la cercai non c'era più.
    
          2
          Dopo quel giorno molte e molte lune
          con tante acque sono corse via.
          Sono i susini giù tutti recisi,
          e dell'amore, mi chiedi, che fu?
          E ti rispondo: non me ne ricordo.
          Eppure, credi, so che cosa intendi:
          ma quel suo viso, io, non lo so più.
          Questo soltanto so: che la baciai.
    
          3
          E anche il bacio, l'avrei dimenticato
          non fosse per la nuvola che andava.
          Quella so ancora e sempre la saprò:
          era assai bianca e mi veniva incontro.
          Sono forse i susini ancora in fiore,
          forse il settimo figlio già quella donna avrà.
          Ma pochi istanti fiorì quella nuvola
          e quando la cercai era già vento.
    
          (1924)
    
    
    [Poesie e canzoni, Einaudi, 19738]