• Aleksandr Aleksandrovič Blok nacque il 28 novembre 1880 a San Pietroburgo, dove, essendosi i genitori separati prima della sua nascita, trascorse l'infanzia e l'adolescenza con la madre e la famiglia materna, rivelando doti letterarie assai precoci.
    Nel 1897 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, continuando però a coltivare il teatro e la poesia. Tanto che nel 1901 passò alla facoltà di lettere e cominciò a frequentare l'ambiente dei simbolisti pietroburghesi.
    Nel 1903 sposò Ljubov’ Dmitrevna Mendeleeva, come lui appassionata di teatro e letteratura, alla quale sono dedicati i suoi primi versi, apparsi in rivista nello stesso anno.
    Nel 1904 pubblicò una prima raccolta di versi, Versi della Bellissima Dama, densi di allusioni mistiche e metafisiche, in cui il poeta cantò, sulle tracce della filosofia di V. Solov’ëv, il culto di Sofia, ipostasi dell'"eterno femminino". A questa prima raccolta seguirono, fra l'altro La gioia inattesa (1907), Terra nella neve (1908), Ore notturne (1911), Versi sulla Russia (1915) e i poemetti I dodici( 1918) e Gli Sciti (1918).
    Blok accolse con entusiasmo la Rivoluzione d'ottobre, facendola "assurgere a cifra di un rinnovamento universale a tinte apocalittiche e messianiche" (Guido Carpi). Scrisse infatti in Intelligenza e rivoluzione: "Con tutto il corpo, con tutto il cuore, con tutta la coscienza - ascoltate la rivoluzione". E in effetti, nella sua opera è sempre presente un senso d'intima fratellanza con tutti gli uomini.
    Negli ultimi anni della sua vita Blok collaborò attivamente col regime bolscevico.
    Morì nella città natale il 7 agosto 1921.