• È il primo dei due brani senza testo dell’album Rimini. Direttamente collegato a Andrea, è un allegro intermezzo diviso in due parti. La prima, a ritmo sostenuto, eseguita dal solo violino, offre sonorità vagamente zingaresche; la seconda vede impegnata la chitarra classica, accompagnata da un’altra chitarra, in un tema in SOL maggiore che suscita serenità.
    [Matteo Borsani – Luca Maciacchini, Anima salva, Tre Lune, Mantova, 1999, p. 114]


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    Nemmeno due minuti di intermezzo non richiesto a chiudere il lato A dell'album, suddiviso tra una scarica di violino di Riccardo Pellegrino, ad anticipare Zirichiltaggia, e un divertimento di chitarre intrecciate molto new age e poco altro. Spesso la puntina, già intasata dalla polvere delle tracce precedenti, non ha nemmeno in tempo a completare il suo ultimo giro, si volta il 33 giri in anticipo per attaccare il lato B. Un brano senza parole, in tutti i sensi.
    [Federico Pistone, Tutto De André, Arcana, 2018, p. 145]