• 
    
          Ogni conchiglia incrostata
          nella grotta dove ci amammo
          ha una sua particolarità.
    
          Una ha la porpora delle nostre anime
      5  rubata al sangue del nostro cuore,
          quando io brucio e tu ti infiammi;
    
          quest'altra imita i tuoi languori
          e i tuoi pallori quando, stanca,
          ti adiri contro i miei sguardi beffardi:
    
     10  e questa richiamala grazia
          del tuo orecchio, e quella
          la tua nuca rosa, corta e grassa.
    
          Ma una, fra tutte, mi ha turbato.
    
    
    
          Chaque coquillage incrusté
          Dans la grotte où nous nous aimâmes
          A sa particularité.
    
          L'un a la pourpre de nos âmes
      5  Dérobée au sang de nos coeurs
          Quand je brûle et que tu t'enflammes;
    
          Cet autre affecte tes langueurs
          Et tes pâleurs alors que, lasse,
          Tu m'en veux de mes yeux moqueurs;
    
     10  Celui-ci contrefait la grâce
          De ton oreille, et celui-là
          Ta nuque rose, courte et grasse;
    
          Mais un, entre autres, me troubla.
    
    
    
    [In Fêtes galantes, 1864. Ora, in Poesie, Guanda, Parma 1967, pp. 90-91] Traduzione di Giuseppe Cirigliano.

    COMMENTO
    Il poeta descrive un ricordo ("nella grotta dove ci amammo"), con particolare attenzione alle conchiglie che vi poté osservare e che ora, nel ricordo, perdono ogni tratto naturalistico per diventare allusive di un rapporto erotico e assurgere (una in particolare) a simbolo di sessualità.