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    M'illumino
    d'immenso.
    
    Santa Maria la Longa*, 26–01–1917
    
    * Piccolo paese della pianura friulana a sud di Udine. Di lì Ungaretti passò verso il fronte del Carso, durante la prima guerra mondiale.
    
    
    [Vita d'un uomo, Mondadori, Milano 1969]

    METRO
    Versi liberi, anche se nella somma dei due versicoli è rintracciabile un settenario.

    COMMENTO
    Scritta nel 1917 e confluita nella raccolta L'Allegria (1919), si tratta della più breve e sicuramente di una delle più famose liriche di Ungaretti, ed è considerata un testo esemplare dell'ermetismo (anche se va ricordato che la raccolta ungarettiana "ermetica" per eccellenza è Sentimento del tempo, pubblicata nel 1933).
    La lirica è composta da appena quattro parole, impiegate per rappresentare una condizione individuale che si eleva, grazie all'incisività dei due vocaboli principali, a condizione universale. Va però segnalato che la prima versione di questa poesia, scritta su una cartolina postale spedita a Papini, constava di quattro versi: "M'illumino / d'immenso / con un breve / moto di sguardi", e il titolo originario era Cielo e mare.
    Proprio il titolo originario permette di stabilire il significato al testo: la mattina enunciata nel titolo definitivo va immaginata su una spiaggia, in riva al mare, ove il poeta si "illumina" perché assiste al sorgere del sole, la cui luce si riflette sul mare. L'idea di "immenso" scaturisce invece dall'impressione che cielo e mare, nella luce del mattino, sembrano fondersi in un'unica, infinita chiarità. Il messaggio che la lirica vuol comunicare è la fusione di questi due elementi contrapposti: il singolo, ciò che è finito, si concilia con l'immenso, ritrovando nella luce il principio e la possibilità di tale fusione. Il poeta ha insomma voluto esprimere la gioia di immergersi nella luminosa bellezza del creato; una gioia che lo fa sentire in armonia con la natura.
    Possiamo ricordare una brevissima quartina di Rimbaud: "Elle est retrouvée. / Quoi ? – L'Eternité. / C'est la mer allée / Avec le soleil" ("È ritrovata. / Cosa? L'Eternità. / È il mare andato via [fuso, mischiato] / col sole").