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         Un'ape esser vorrei,
         Donna bella e crudele,
         Che susurrando in voi suggesse il mèle1;
         E, non potendo il cor, potesse almeno
     5  Pungervi il bianco seno,
         E 'n sí dolce ferita2
         Vendicata lasciar la propria vita. 
    
    
    [Da Aminta. Rime, a c. di B. Maier, I Classici Rizzoli, Milano 1963, p. 511]

    METRO
    Madrigale di endecasillabi e settenari liberamente alternati e rimati.

    NOTE
    1 mèle: miele.
    2 dolce ferita: è un ossimoro