METRO
Madrigale di endecasillabi e settenari liberamente alternati e rimati.
COMMENTO
Nella notte che precede la partenza della donna amata sembra che tutta la natura intorni una specie di lamento per la separazione imminente. I fenomeni naturali sono interpretati come segni del languido dolore del poeta: la rugiada è un pianto, i venti sembrano sospiri. "La realtà è qualcosa di evanescente e fluido; è come tutta assorbita in un'onda di sentimentalismo musicale" (G. Armellini).
NOTE
1 Qual... pianto: la rugiada che scende nella notte è interpretata dal poeta coe un pianto del cielo.
2 notturno manto: la volta celeste.
3 candido... stelle: le stelle hanno metaforicamente un"volto", perché spargono "lacrime" (la "rugiada"); il volto è "candido" perché la luminosità degli astri spicca sul buio del cielo notturno.
4 E perché... grembo?: e perché la bianca luna seminò una limpida nuvola ("puro nembo") di stelle cristalline (le gocce di rugiada) in grembo all'erba fresca?
5 s'udian... l'aure: si udivano i venticelli ("l'aure") andare ("gir") intorno, quasi mostrando segni di sofferenza; i venticelli sono interpretati come sospiri dolenti della natura.
6 partita: partenza.
7 vita de la mia vita: invocazione a una donna, che è partita o sta per partire.
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