• Rabindranath Tagore (nome anglicizzato di Rabīndranāth Thākur) nacque il 7 maggio 1861 a Calcutta, da una famiglia nobile e ricca, e illustre per tradizioni culturali.
    Fin da bambino lesse i poeti bengalesi, e cominciò a comporre poesie egli stesso all'età di otto anni. La sua straordinaria creatività artistica lo indirizzò inoltre verso la musica, la danza e la pittura.
    Anglicizzò il suo cognome quando, nel 1877, fu inviato a studiare diritto nel Regno Unito dal padre, Debendranāth Thākhur, un noto riformatore indù e mistico, che lo avrebbe voluto avvocato.
    Il giovane restò per tre anni in Inghilterra, dove conobbe ed apprezzò la cultura occidentale. Nel 1879 si era iscritto alla University College, a Londra, ma nel 1880 fu richiamato in India dal padre.
    Nel 1883 sposò Mrinalini Devi, una bambina di dieci anni scelta dalla famiglia. Dalla loro unione nacquero cinque figli.
    A partire dal 1890 compì un secondo viaggio in Europa visitando, oltre all'Inghilterra, l'Italia e la Francia, e tenne numerose conferenze, cercando di introdurre la cultura indiana in Occidente e viceversa. Il suo pensiero religioso-filosofico si fondava su un panteismo mistico che aveva le sue radici nelle "Upanisad", anche se aperto ad altre tradizioni culturali. Partendo dalla contemplazione della natura, Tagore vedeva in ogni sua manifestazione la permanenza immutabile di Dio e quindi l'identità tra l'assoluto e il particolare, tra l'essenza di ogni uomo e quella dell'universo. Così nelle sue liriche, come nella sua vita, espresse la ricerca convinta dell'armonia e della bellezza, nonostante tutto, anche il dolore.
    Nel 1901 Tagore fondò una scuola sperimentale nel West Bengal rurale a Shantiniketan ("Abode of Peace"), dove cercò appunto di fondere il meglio delle tradizioni indiane e occidentali.
    Nel 1902 morì la moglie, nel 1904 la figlia, e nel 1907 il figlio più giovane. Il dolore per questi luttuosi eventi si espresse in varie composizioni. Dal 1907 al 1910 compose le 157 poesie pubblicate in Gitanjali (1912), raccolta che gli valse il Premio Nobel nel 1913. Tagore fu così il primo non europeo a conquistare un premio così prestigioso.
    Nel 1915 Tagore venne insignito da Giorgio V dell'onorificenza di cavaliere della corona inglese, ma quando nel 1919, nel Punjab, ad Amritsar, le truppe del generale Reginald Dyer spararono su una folla di manifestanti dando luogo a un terribile massacro, Tagore scrisse una lettera indignata al viceré dell'India Lord Chelmsford e rinunciò all'onorificenza.
    Dal 1928 fino alla morte si dedicò principalmente all'arte figurativa creando oltre 2000 opere, tra disegni e dipinti.
    Tagore morì a Santiniketan il 7 agosto 1941.