COMMENTO
In questo componimento il poeta si rivolge direttamente ai posteri, cercando di stabilire una continuità fra il suo tempo e le generazioni future. Nulla di concreto potrà tramandare il poeta: non un fiore, non un raggio di sole, ma basterà guardarsi intorno per ritrovare sempre le stesse cose (e lo stesso incanto) di quel tempo, perché tutto si ripropone e ritorna in una perenne ciclicità. Così i profumi di un giardino fiorito ricorderanno i profumi del passato e la gioia che la natura produrrà nel cuore sarà la stessa provata dagli uomini di ogni tempo...
L'idea centrale della poesia è, dunque, la consapevolezza dell'autore che la morte non è un limite, poiché la vita continuamente si rinnova. Ogni uomo, in ogni tempo e in ogni luogo, se non si chiuderà nella sua solitudine e se avrà curiosità di conoscere e di capire, potrà recuperare tutti i valori del passato.
Questa riflessione viene condotta con immagini appartenenti alla natura poiché tra questa e l'uomo vi è una stretta analogia: i fiori muoiono, ma ogni primavera fa sbocciare nuovi fiori, così come muoiono gli individui ma nuove vite continuamente sono generate.
NOTA - Commento di Grazia Cirigliano.
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