COMMENTO
Per questa poesia, oltre alle fonti letterarie (Shakespeare ovviamente, e poi La Voie Lactée di Banville), alcuni commentatori, come E. Starkie e S. Bernard, citano il quadro del preraffaelita inglese Millais, che rappresenta Ofelia fluttuante sull'acqua tra fiori, alghe e giunchi.
Come nota Ivos Margoni, la lirica si muove su due piani: "quello evocativo-descrittivo, di un tono musicale, patetico e penetrante; [...] e quello in cui gli spunti paesaggistici e atmosferici introducono i dati coscientemente romantici: Natura, Libertà, Amore, Sogno.
Tutto il personaggio di Ofelia, come ha notato Gengoux, è infatti simbolico e corrisponde al mito romantico dell'esperienza individuale eccezionale e perciò stesso votata a un irrimediabile fallimento (pazzia, morte). Ophélie, insomma, "svolge il tema della rivincita della realtà sul sogno, della morte sulla libertà".
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