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          Come nun ti n'addònese
          ca u tempe scùrrete
          e nui vacéme vecchie?
          Chi t'à fatte 'a mascìa
      5  si nun ti mòvese
          e po t'ammùccese
          o guàrdese chiatrète?
    
          Iè chiange notte e ghiùrne
          e nun mi sèntese;
    10  camine ore e ore 'nmenz' 'a chèsa;   
          e po si ièsse trove a tutt'i banne   
          nu fume ca ti cìchete e nu vente
          ca tàgghiete fiscanne com'i canne. 
    
    
    
          Come non te ne accorgi
          che il tempo scorre
          e ci facciamo vecchi?
          Chi ti ha fatto la magia
      5  se non ti muovi
          e dopo ti nascondi
          e guardi impietrita?
    
          Io piango notte e giorno,
          e non mi senti;
    10  cammino ore e ore per la casa;
          e poi, se esco, trovi da ogni parte
          un fumo che ti acceca ed un vento
          che ti taglia fischiando come canne.    
    
    
    [In 'A terra du ricorde, Il Nuovo Belli, Roma 1960, p. 15]

    COMMENTO
    Questa lirica costituisce l'idealizzazione commossa e gentile della maesra delle elementari: è una storia d'amore infantile, descritta quasi nel sentire di allora. Ma l'idealizzazione di questa delicata figura femminile è certamente in funzione del suo appartenere all'infanzia del poeta, di essere essere un ricordo di "quel" tempo. È ancora il configurarsi della memoria come bisogno esistenziale, ch'è poi ciò che distingue la memoria di Pierro da quella proustiana (per la quale, secondo l'insegnamento di Bergson, non è il presente a regredire verso il passato, ma è questo a progredire verso quello). Al di là dell'affinità dei risultati di recupero, la differenza si coglie specifiamente nell'uso volontario della memoria, in Pierro, contro quello dichiaratamente volontario di Proust. Ciò è precisamente quanto impedisce a Pierro di abbandonarsi al flusso dei ricordi, ed invece gli impne di tenere il presente a contraltare dialettico del passato. Così, particolarmente in questa poesia, se il poeta ripensa con accorato rimpianto all'incantevole maestrina, d'altro lato intende bene l'azione corrosiva ed inclemente del tempo.