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          È una strada lunga e silenziosa.
          Cammino nelle tenebre e inciampo e cado
          e mi rialzo e calpesto con passi ciechi
          le pietre mute e le foglie secche
      5  e qualcuno dietro di me cammina:
          se mi fermo, si ferma;
          se corro, corre. Mi volto: nessuno.
          Tutto è oscuro e senza scampo,
          e svolto e risvolto angoli
    10  che conducono sempre alla strada
          dove nessuno mi aspetta né mi segue,
          dove io seguo un uomo che inciampa
          e si rialza e dice vedendomi: nessuno.
    
    
    [da Il fuoco di ogni giorno, Garzanti, Milano 1992, p. 17]