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    Poiché nessuno risponde, ahimé, del domani
    Rallieta dunque, oggi, questo triste cuore.
    Vino bevi al chiaro di luna, o Luna, ché la luna
    Molto ancor brillerà, e noi non troverà sulla Terra.
    
    
    [Quartine, Einaudi, Torino 1956. Trad. di Alessandro Bausani]

    COMMENTO
    Come in molte quartine del grande poeta persiano, il pessimismo sulla fugacità della vita è temperato dall'invito a delibare vino. Il testo è chiaro e lineare. Non sarà però inutile questa precisazione del traduttore: "Luna è comunissimo appellativo di bel volto: quindi, il gioco di parole fra luna e Luna è evidente".