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    Il chiaro di luna ha forato di luce la veste della Notte:
    Bevi vino un istante, ché meglio non troverai più mai.
    Sta' lieto e di nulla ti cura, ché molti chiari di luna,
    Solitaria di noi, ancora illumineranno la Terra.
    
    
    [Quartine, Einaudi, Torino 1956. Trad. di Alessandro Bausani]