• 
    
          Forse perché della fatal quïete1
          tu sei l'immago2, a me sì cara vieni
          o sera! E quando ti corteggian3 liete
          le nubi estive e i zèffiri sereni,
    
      5  e quando dal nevoso aere4 inquïete5
          tenebre e lunghe all'universo meni6,
          sempre scendi invocata, e le secrete
          vie del mio cor soavemente tieni.
          Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
    
    10  che vanno al nulla eterno7, e intanto fugge
          questo reo tempo8, e van con lui le torme
          delle cure9 onde meco egli si strugge10;
          e mentre io guardo la tua pace, dorme11
          quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
    
    
    [Sonetti, 1]

    METRO
    Sonetto con schema metrico ABAB ABAB CDC DCD.

    COMMENTO
    Questo sonetto ha per tema la sera, ma questa costituisce chiaramente una metafora della morte intesa come approdo di una pace costantemente negata da una realtà ostile. La serenità della natura spegne per un momento le ansie del poeta, nonostante sia in lui radicata la convinzione che il destino è avverso all'uomo e che oltre la morte non cia sia che il "nulla eterno".
    In tutta la poesia domina il senso del contrasto, dell'opposizione tra forze contrapposte: fra estate e inverno, fra ricerca di serentià e ansie della vita, fra lo stesso poeta e il suo tempo. Tra queste contrastanti entità non vi è tuttavia una contraddizione insanabile, poiché il contrasto si risolve in un superiore equilibrio formale (degno della scrittura dei classici) e in una pacata contemplazione.

    NOTE
    1 fatal quïete: la morte.
    2 l'immago: l'immagine.
    3 corteggian: accompagnano.
    4 nevoso aere: aria invernale (in conrapposizione alle sere estive).
    5 inquïete: burrascose, minacciose.
    6 meni: porti, conduci.
    7 l'orme... | eterno: le meditazioni che guidano al pensiero della morte.
    8 reo tempo: tempo malvagio.
    9 cure: angosce, affanni.
    10 onde... strugge: in cui esso (il tempo) si consuma insieme a me.
    11 dorme: si placa.