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          Mia Genova difesa e proprietaria.
          Ardesia mia. Arenaria.
          Le case così salde nei colori
          a fresco in piena aria,
    5    è dalle case tue che invano impara,
          sospese nella brezza
          salina, una fermezza
          la mia vita precaria.
    
          Genova mia di sasso. Iride. Aria. 
    
    
    [Il passaggio d'Enea (1943-1955), in L'opera in versi, Mondadori (I Meridiani), 20014, p. 171]

    METRO
    Endecasillabi e settenari variamente combinati e legati, tranne due, da rima.

    COMMENTO
    Genova, città dove Caproni visse da ragazzo, è qui indicata nella sua concretezza, con le sue case solide e colorate che al tempo stesso, "sospese nella brezza", rimandano a un'idea di precarietà. In questa duplice e rapidissima descrizione, esse assumono un valore simbolico: diventano infatti metafora della vita del poeta, fragile e precaria ma sempre rivolta alla ricerca di una certezza che non è facile trovare.
    La negatività, la fatica di vivere è appena accennata, anche se in modo deciso e preciso ("la mia vita precaria"), e la contraddizione dell'esistenza è risolta in immegini lievi e luminose e da un canto arioso e popolare (al quale lo stesso titolo fa riferimento).