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          Per lei voglio rime chiare,
          usuali1: in -are.
          Rime magari vietate2,
          ma aperte: ventilate.
      5  Rime coi suoni fini
          (di mare) dei suoi orecchini.
          O che abbiano, coralline,
          le tinte delle sue collanine.
          Rime che a distanza
    10  (Annina3 era così schietta)
          conservino l'eleganza
          povera, ma altrettanto netta.
          Rime che non siano labili4,
          anche se orecchiabili.
    15  Rime non crepuscolari5,
          ma verdi, elementari.
    
    
    [Il seme del piangere (1950-1958), in L'opera in versi, Mondadori (I Meridiani), 20014, p. 201]

    METRO
    Strofa unica di sedici versi, i primi otto e gli ultimi quattro a rima baciata, i quattro centrali a rima alternata.

    COMMENTO
    Per lei fa parte della sezione Versi livornesi. La protagonista è la madre del poeta, Anna Picchi, che Caproni delinea come controfigura e simbolo della propria poesia, in particolare per quanto riguarda la tecnica metrica e l'uso delle rime. La chiarezza e la semplicità delle rime prescelte rispondono, in questo modo, ai dettagli personali e alle peculiarità del carattere schietto e insieme delicato di Anna.
    Insomma, riflettendo sui propri strumenti metrici, Caproni tesse contemporaneamente un ritratto della madre: la rima semplice, elementare, povera ma elegante, deve corrispondere alla schietta semplicità del carattere materno. Da notare come alcuni dettagli del ritratto siano riferibili al mare: gli orecchini hanno "suoni fini / (di mare)", le collanine si distinguono per le tinte coralline.

    NOTE
    1 rime chiare / usuali: cfr. Saba, Canzoniere, Amai, vv. 2-4: "M'incantò la rima fiore / amore, / la più antica difficile del mondo", e dello stesso Caproni, Il seme del piangere, Iscrizion, vv. 3-4: "Per lei torni in onore / la rima in cuore e amore".
    2 vietate: bandite dalla metrica contemporanea, per lo più sdegnosa dell'uso della rima o almeno di rime troppo semplici.
    3 Annina: la madre del poeta, Anna Picchi (Livorno 1894 - Palermo 1950).
    4 labili: evanescenti, che si scordano subito.
    5 crepuscolari: tristi, poco vitali.