Verdi pascoli prende spunto da quelle danze rituali che i pellerossa, chiusi nelle riserve ormai da decenni, dedicavano al sogno di una futura liberazione, anche aldilà della vita terrena: la danza degli spettri.
[Fabrizio De André, in Cantico per i diversi, intervista a cura di Roberto Cappelli, Mucchio Selvaggio, settembre 1992] In Verdi pascoli, non importa se della Sardegna o dell’America, si legge la gioia e la serenità ritrovata per la liberazione. Non diremmo, con Gianfranco Baldazzi, che vi sia un riferimento al paradiso dei Pellerossa quando si parla di "ogni angelo come un bambino". C'è una punta ironica nelle "stelle e strisce" che finiranno in fondo al cielo inseme alla notte: forse sono quelle dell'America dei pionieri che hanno sottomesso gli indigeni, che qui sono rievocati in una sorta di vittoria morale. [Matteo Borsani – Luca Maciacchini, Anima salva, Tre Lune, Mantova, 1999, p. 127] |