La vena dissacrante ed anarcoide trova espressione in Morire per delle idee, dove si dibatte l'ipocrisia di certi stereotipi di bandiera che incitano al sacrificio estremo in norme di convinzioni ideologiche. Già dalla prima strofa si evidenzia la separazione convinta fra piano individuale e piano collettivo nell'amministrazione, per così dire, degli ideali. Anche nei momenti di tentazione per l'adesione a movimenti di fanatismo, ci pensa la musa insolente ad abbassare il tiro invitando a non avere fretta.
L'ironia che permea tutto il brano colpisce gli ideologi estremisti che, intanto, campano beatamente cent'anni e lasciano ai seguaci gli effetti dell'armiamoci e partite. Un ritmo moderato di sapore blues è il supporto musicale, con la sua placidità, all'invito a lasciare che la carogna con la falce faccia quello che deve fare, senza però forzare il passo. [Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva, p. 97] Da Brassens, elogio della diffidenza verso tutte le fedi e le schiere. [Doriano Fasoli, Fabrizio De André. Passaggi di tempo, Edizioni Associate, Roma, 1999, p. 191] |