La nova gelosia è un motivo napoletano di autore ignoto che colpì Fabrizio nell’interpretazione di Roberto Murolo. Qui è accompagnato solo dalla chitarra di Michele Ascolese e dalla viola di Franco Formenti.
[Matteo Borsani – Luca Maciacchini, Anima salva, Tre Lune, Mantova, 1999, p. 149] "Chi l'ha scritta dev'essere un uomo colto: siamo di fronte a una serenata a doppio senso": Faber rilegge e reinterpreta un antico canto partenopeo che risale forse al secolo XVIII (o ai primi dell'Ottocento). La "gelosia" del titolo in apparenza non sarebbe il rovello sentimentale, bensì il nuovo serramento di una finestra, ovvero una sorta di persiana che ostruisce la visione della bella ragazza da parte del giovane amato. Resta però qualche dubbio sul "doppio senso" testé citato, giacché il personaggio proverebbe "gelosia" verso l'arnese ostruente. De André sceglie quindi di includere nell'album questo brano che può ritenersi una delle rare cover da lui eseguite, subito dopo l'ascolto nella versione ben più filologica, sotto il profilo linguistico, di Roberto Murolo, che lo affascina per la voce e lo spleen. Pur non perfetto nella dizione vernacolare, il Genovese si prodiga con un'intensità che nulla ha da invidiare all'originale del vecchio napoletano. [Guido Michelone, Fabrizio De André. La storia dietro ogni canzone, Barbera, 2011, p. 96] |