Quando si leva in coro la sirena Del mezzogiorno, e la serena Mattinata invade la tua stanza, Già preparato alla stanchezza della sera, 5 Già così immerso nell'oscurità più nera, Andando piano, per non risvegliarti Prendendo in mano quel sole accattivante Per non laciar morire quell'istante In cui il vento t'abbraccia con calore, 10 Infine aprendo la finestra sulla strada Scoprendo foglie ancora piene di rugiada Ti affacci dunque ad un giorno come tanti Conti le ore che già sfilano in parata, Minuti a coppie ed i secondi in ritirata 15 E senti i giorni che t'appaion sempre pochi.8 dicembre 1987 ["cosa" (o "bischerata" che dir si voglia) tratta da Eppure m'è impossibile tacere] |
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