Gocce di vento


spolverano senza sosta


i peli ispidi della barba.


Si assottiglia la patina trasparente di ieri:

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la mattina con innocente crudeltà


divora gli ultimi resti della notte.


Lacrime di stanchezza e


refoli solitari di foschia


confondono la vista.

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Nuvole le parole,

      
faticoso inizio del giorno,



Nuvole i lenti pensieri,


ancora incerti sulla soglia del sogno,


tra le sabbie mobili

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di demoni e


meraviglie.


Chiazze d'erba sporca


e fango rappreso


sulla suola delle scarpe.

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Sulla strada


schegge di uno specchio deforme


riflettono la grigia coperta del cielo.


È un attimo d'eternità:


fra 2 minuti arriva l'autobus