Il passato trasformato in bianco, e poco più in là
Il passato trasformato in bianco, e poco più in là
l'amore, le ultime sbiadite parole e la repubblica
dei bambini a Beirut, i disegni nella disperazione
di quale guerra? Sul divano, dimenticata l'identità,
5 ritrovarsi e con i guanti ancora trascinare brandelli
nella notte; dopo, qualcuno parlerà… Ma la madre grida e,
poi, dice che sono lettere i fiori e in fotografia i paesaggi:
lì vedi un Golan e le mani di sposa che lo impugnano,
ma guarda le sue mani, sono cerchi che impugnano
10 altre mani - gli occhi a questa collina non li vedi
lavorare la pelle olivastra, ancora a quelle linee
ondulate del viso, poiché già si incontrano come gli anni
portati via, come se gli anni portassero via, ma non più lì,
più vicini, tornando a casa, distanti quanto grandi lampioni,
15 numeri muti tanto lontani quanto calcolati… Solo
potendo illuminare i crocevia vuoti, ridare vita da Ber Sheva
al deserto e sui camion scavare gialli ritorni
nei tragitti, i silenzi, le bandiere, la felicità
e i traccianti nell'aria sarebbero questa scintilla ingenua.
[Lirica inedita]
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