L'antefatto va spiegato:
la bella ninfa di nome Nera,
innamorata di Velino il pastore,
Giunone gelosa
5 la tramuta in un fiume.
Velino forsennato
salta dalla rupe
destinato in eterno
a ripetersi dannato
10 in quell'atto suicida.
Ma noi, di una età illuminata,
più clemente e pietosa,
limitiamo la sua condanna
impetuosa a due ore al giorno
15 per paganti mai paghi.
Anche la promessa iridata
sull'orrido baratro della morte
e sul tesoro dello gnefro
ha nello spettacolo
20 un senso che deve continuare.
Per me dalla specola in alto
di annoverarmi visitatore illustre.
[Lirica inedita, settembre 2011]
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