Non molto
è passato il tempo
che da qualche decennio
ci divide
5 dall'abitare degli avi
in tuguri e grotte
con la stalla
per millenni:
era la vergogna nazionale
10 dei Sassi di Matera
venti figli nell'antro
e un mulo,
l'acqua nella conca
sul capo delle donne
15 in via crucis
giù per l'affaccio
sulla Gravina.
Lavoro bracciantile,
costretta ignoranza,
20 mortalità dimezzante,
vicinato sussidiario
in dura legge di costumi;
ma i signori
nelle case palazziate
25 a fregi e merletti
e concubine
come Dio volle e dispose.
Cinquant'anni soltanto
ora sono
30 dallo scavare nel pieno
al costruirlo nel vuoto
di nuove povertà cittadine.
Non molto
è passato il tempo
35 da quel tempo;
perciò mi è rimasta
consistenza
di stessa roccia tufacea
in cui scavare il vuoto
40 nel riempirci di oggi
e tentare un ritorno
o un asceterio.
E non molto è passato
il tempo
45 che da meno tempo ancora
ci divide
da altra vergogna nazionale:
è Pasolini odiato,
perseguitato,
50 morto ammazzato
in memoria di fango durevole
senza
Passione
di Cristo.
[Lirica inedita, luglio 2007]
|