• Deserto


          Da questo letto che ora è il mio mondo,
          l’afa estiva immobilizza l’aria e sospende quanto avvolge.
          Suggerito da un tappeto di cicale in sottofondo,
          dal ricordo della sabbia e del sale,
    5    arrivano già da ogni dove distese di acque cristalline,
          ai miei piedi, sotto il letto...

          Nell’essere inerme,
          abbandonata alla sfolgorante staticità che mi avviluppa,
          avverto una remota scossa,
    10  primitivo barlume di vita che a te mi lega,
          verso te mi porta.

          Ecco che di spirito rinasco
          e fuoriesco
          e volteggio
    15  nei volumi vuoti di tutto,
          pieni di niente.

          Mirabile spettacolo per gli occhi sbarrati,
          fermi, di sotto,
          per quegli occhi che vivono una morte apparente
    20  e non per questo smettono di ridere
          e non per questo smettono di piangere...

          non per questo incapaci a riconoscere le inebrianti arsure dei deserti,
          popolati da visionarie apparizioni
          e fantasmi dolci che a sera recuperano lo sfinimento.

    [Lirica di proprietà dell'autrice]