Non ho la voce autorevole
di chi racchiude, strano miracolo,
in una parola la vita.
Amarti senza retorica so che posso farlo
5 perché umile, forse compagno smarrito.
La mente indaga nel suono odioso
di un nome che ha sorpreso
il tuo sorriso insaguinato
contagiare la morte e il pugno chiuso
10 impigliarsi nella memoria del tempo:
momento vissuto ancora, diversamente,
con meno coraggio.
Ma le parole non vivono
solo nel gesto ricordato
15 e vederle vorrei con i sogni
tramutarsi in armi decisive per noi,
compagno CHE,
annullare sanguinosi i loro giorni.
[Lirica già pubblicata, proprietà dell'autore]
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