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          Incrocio sempre più spesso
          e mi ci fermo volentieri,
          la pigrizia del non pensare
          e poi la ragione
      5  buttata lì
          su una panchina
          dormiente 
          come un vecchio barbone
          dal cattivo odore
    10  rassegnato dai troppi no
          e poi il sapere
          il sapere che rende
          meno sudici i sacchi a pelo
          più pulite le elemosine
    15  attutisce perfino il rumore 
          stridente, ferroso dei treni
          che avvolge, di morbida tolleranza
          ogni gomitata.
          Resto in compagnia,
    20  non so se a malincuore della pigrizia del non pensare.
    
    
    [Lirica di proprietà dell'autrice]