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          Sono la gatta che cerca un padrone.
          Sono la gatta che cerca un signore.
          Col tuo guinzaglio mi attiri (tepore)
          e mi conduci sul corpo accaldato.
      5  E mi accovaccio: non faccio più chiasso.
          Mi tocchi, piano, il musetto tremante.
          Sai che ti amo. Sorridi, birbante.
          E mi accarezzi, facendomi piangere.
          Con baci in bocca, ti dico: "Stupendo".
    10  Stringendo forte, mi spezzi l'affanno.  
          Poi, dolcemente, mi dici: "Ti amo".
          Sei quel padrone???
          La Gatta, mi chiamo!!!
    
    
    [Lirica di proprietà dell'autrice]