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          La vita
          ridotta
          a un cumulo di scaglie
          roba morta
      5  frattaglie
          ammassata
          agli angoli oscuri
          d'una periferia 
          sordido villaggio
    10  incastrato
          tra putridume e miseria.
          Folla che dilaga
          in mezzo ai miei rifiuti
          senza tetto
    15  né patria
          ramazza e vive,
          se vivere è soffrire,
          ingurgita stenti
          beve disperazione.
    20  Ed io muoio d'amore
          loro di lacrime,
          io mi nutro di stelle
          loro di fame,
          io scrivo poesie
    25  loro nemmeno il nome.
          Lungo i giorni dell'angoscia
          spuntano nuove luci
          senza gioie
          offrono nudi gli occhi
    30  alla pietà distratta.
          Negazioni.
          Macchia della Storia.
          Colpa.
          Anche mia.
    35  Misericordia inerte
          sgangherata tristezza
          inutile comprensione.
    
          Aggiungo un'altra pena
          al mio fardello.
    40  Anch'essa
          senza perdono.
    
    
    [Lirica di proprietà dell'autore]