Un passero cinguetta, senza coro, sul ramo d'ulivo, rompendo il silenzio mattutino. Il suo cinguettio si perde, 5 nell'aria, nel sole, contro il vento che spira in quel mattino fantastico d'aprile. Stelle e cielo si commuovono 10 nel suo grido di felicità-tristezza: felicità che è primavera, tristezza che è come dolore.[da Le solitudini, Antonio Carello Editore, 2001] |
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