Qui
dove arrivano le ultime lingue dell'onda
lenta la battigia inghiotte le scarpe
con lenti mulinelli intorno alle caviglie.
5 Qui
da dove sei partita
giungono vecchi démoni
ad arruffare fra i capelli il mio e il tuo tempo
così intimi ed estranei al loro giuoco
10 come i miei occhi ai tuoi.
Qui
sento il bisbiglio del mare
tornare ogni volta nel tuo respiro difficile
ed è bello perdermi nel passato
15 prima di te
quando ricorrenti cadute di bambino
lasciavano posto al continuo rialzarmi.
Laggiù
dove l'orizzonte confuso spalma note di cielo e di mare
20 si levano voci occulte
dove galleggia la perplessità
per la cieca corrente.
E con le radici nelle sabbie limose
accetto il tuo presente poco familiare
25 sulla rotta del disastro.
[Lirica inedita, 01 marzo 2009]
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