Se avessi due ali
per sfrecciare veloce,
lungo i viali del cielo
e guardare dall'alto
5 il pianeta terrestre,
il ventaglio di piume
perderebbe, pian piano,
i suoi folti tasselli,
intessuti a mosaico,
10 come petali al vento.
Nuda e smarrita
in balia delle Arpie,
fide alla Legge
che frusta chi pecca,
15 per mano d'Erinni,
io mi sento quell'Icaro
che si spinse
al di là
del limite umano
20 e, disciolto il piumaggio,
ammantato di cera,
ammantato di cera,
nei fondali marini.
Superbia e ingordigia
25 di sfide divine,
mi hanno insegnato
mi hanno insegnato.
[Lirica di proprietà dell'autore]
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