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          I ragazzi che si amano si baciano
          In piedi contro le porte della notte
          I passanti che passano li segnano a dito
          Ma i ragazzi che si amano
      5  Non ci sono per nessuno
          E se qualcosa trema nella notte
          Non sono loro ma la loro ombra
          Per far rabbia ai passanti
          Per far rabbia disprezzo invidia riso
     10 I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
          Sono altrove lontano più lontano della notte
          Più in alto del giorno
          Nella luce accecante del loro primo amore.
    

    [Da Poesie, Guanda, 1979. Traduzione di G. Raboni e M. Cucchi]

    COMMENTO
    "La poesia esalta l'aspetto totalizzante dell'amore presso i giovani innamorati: niente e nessuno esiste più attorno a loro, poiché essi non appartengono più a questo mondo, ma ad un altro, che vive nell'accecante calore del loro sentimento" [S. Nicola / G. Castellano / I. Geroni]. Ciascuno può dunque ritrovare in questa delicata lirica d'amore echi ed immagini della propria adolescenza.
    Il componimento si regge sulla contrapposizione - espressa senza enfasi ma con gioiosa partecipazione - fra "i ragazzi che si amano", estraniati dal mondo e dimentichi di tutto, e "i passanti" avvolti nella loro banale quotidianità.