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          Non chiederci1 la parola che squadri da ogni lato2
          l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco3
          lo dichiari e risplenda come un croco4
          perduto in mezzo a un polveroso prato.
    
      5  Ah l'uomo che se ne va sicuro5,
          agli altri ed a se stesso amico6,
          e l'ombra sua non cura7 che la canicola
          stampa sopra uno scalcinato muro!
    
          Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
    10  sì qualche storta sillaba e secca come un ramo8.
          Codesto solo oggi possiamo dirti:
          ciò che non siamo, ciò che non vogliamo9.
    
    
    [Ossi di seppia, Arnoldo Mondadori Editore (Lo Specchio), 196915, pp. 53-54]

    METRO
    Tre quartine di versi di varia lunghezza, con schema metrico ABBA CDDC EFEF.

    COMMENTO
    È senza dubbio una delle poesie più celebri e citate di Montale. Si tratta del testo - scritto nel 1923 - che apre la sezione dei veri e propri Ossi di seppia nella raccolta omonima, e contiene alcune idee essenziali per capire la concezione della poesia e del ruolo del poeta secondo Montale.
    L'autore si rivolge direttamente al lettore - o meglio, a quel lettore che esige dai poeti verità assolute e definitive - invitandolo a non chiedergli alcuna rivelazione, né su stesso né sull'uomo in genere, e nemmeno sul significato del mondo e della vita. Egli infatti, a differenza dell'uomo "che se ne va sicuro" perché ignaro ed insieme incurante del senso della propria esistenza, non ha alcuna "formula" risolutiva, ma solo dubbi e incertezze, o tutt'al più una conoscenza fondata sul contrasto: l'ultimo verso, infatti, è divenuto proverbiale e viene spesso citato da chi rifiuta di presentarsi come depositario di facili verità.

    NOTE
    1 chiederci: a noi poeti.
    2 che squadri da ogni lato: che definisca con precisione e dettagliatamente ciò che abbiamo nell'animo (cosa impossibile perché esso è "informe").
    3 lettere di fuoco: con parole assolute e indelebili.
    4 croco: il croco è un fiore che conta molte varietà di piante, ma qui non si può che pensare a quello da cui si ottiene lo zafferano.
    5 sicuro: certo di sé, ma in realtà ignaro ed insieme incurante del senso della vita.
    6 amico: non per empatia o compassione, ma per indifferenza verso il prossimo.
    7 l'ombra sua non cura: non si preoccupa della sua stessa "ombra", con tutto ciò che di inconsistente ed effimero essa richiama.
    8 sì qualche... ramo: bensì poche sillabe incerte ed essenziali (immagine che richiama le caratteristiche formali della stessa poesia di Montale.
    9 ciò che... vogliamo: i poeti possono soltanto definire in negativo la propria condizione e la propria volontà.