METRO
Quattro strofe di versi di varia misura con rime AABB CDCD EEFF GHIGH (i versi dell'ultima strofa sono inoltre legati dalla consonanza in -gl).
COMMENTO
Lo stesso Montale ha dichiarato che questa poesia è stata composta nel 1916, quando egli era ventenne, e costituisce la prima poesia veramente sua.
Il paesaggio - precisamente il paesaggio ligure delle Cinque Terre - è certamente la presenza dominante di questa poesia, ma è anche un'occasione per riflettere sul senso della vita e sulla condizione umana: gli spazi e gli oggetti naturali che lo costituiscono si caricano infatti di significati simbolici e allusivi, come del resto chiarisce inequivocabilmente la strofa finale.
Il poeta si trova, in un'ora calda ed assolata, accanto al muro che racchiude un orto, intento a percepire suoni, luci e movimenti della natura. E quando egli, dopo avere così trascorso il meriggio, riprende il cammino, ecco che un'immagine (che è poi un sentimento, secondo la tecnica del "correlativo oggettivo") lo sorprende: la vita - egli pensa - è come un procedere, oppressi dalla calura e dalla luce, lungo un muro invalicabile.
Ovviamente il poeta si riferisce a una propria (reale o presunta) esperienza, ma l'uso dei verbi (tutti di modo infinito, più un gerundio) assegna a tale esperienza una dimensione universale, valida per tutti gli uomini.
NOTE
1 Meriggiare: Trascorrere il meriggio.
2 pallido e assorto: "in combinazione sinestetica si associa qui la luce smora e torrida del sole canicolare e la condizione dell'animo attonito e stranito" (Elio Gioanola).
3 veccia: pianta rustica usata dagli agricoltori come foraggio per le bestie.
4 minuscole biche: mucchietti di terra sollevati dalle formiche, a forma di piccolissimi covoni.
5 tremuli scricchi: come già per "i pruni e gli sterpi" (v. 3), gli "schiocchi di merli, frusci di serpi" (v. 4), anche qui il poeta, più che pensare a delle onomatopee, attraverso l'accostamento di suoni aspri mira a rendere la durezza della condizione naturale ed esistenziale.
6 E andando: E riprendendo il cammino (dopo aver trascorso immobile il meriggio ad osservare ed ascoltare i suoni e i rumori della natura).
7 com'è: come consiste.
8 una muraglia... bottiglia: potentissima metafora per indicare la durezza implacabile della vita.
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