METRO
Strofa unica di versi liberi, senza rime ma con vari richiami fonici.
COMMENTO
In questo terzo xenion non compare più la disillusione del poeta per una "apparizione" non avvenuta o non colta, quanto "l'abbandono alla constatazione della propria solitudine osservando come i gesti quotidiani, le abitudini di anni, siano stravolti dall'improvviso ritrovarsi da solo. Ora Montale esce dalla dimensione casalinga che avevamo incontrata nelle poesie precedenti per introdurci in un ambiente che è quello della sua vita mondana, delle sue visite di lavoro e di piacere nelle quali è percepibile
l'assenza di Mosca.
Il poeta in un'intervista rilasciata a Corrado Stajano nel 1964 ("Il profeta dell’Apocalisse"), dichiarò che "Anche fuori è tutto un ricordo. Alla Scala ho dovuto farmi mutare la poltrona; a Venezia non potrò più andarci come facevo ogni autunno dopo il festival cinematografico. C'era lei, c'erano tanti amici. Mah, adesso non so più cosa farò. Ho comprato la mia tomba in Toscana, vedrò cosa decidere".
Come scrive ancora Pietro Gibellini: "Gesti che erano una piacevole consuetudine (come scendere sempre allo stesso albergo e recarsi al centralino) ora si svuotano, perdono senso. Tutto il componimento si svolge, comunque, in funzione dei versi conclusivi, ai quali si giunge dopo otto versi ricchi di enjambements che
spezzano il discorso prosastico dandogli ritmo poetico" (P. Gibellini, Prove di commento a Montale: i primi “Xenia”, in AA.VV., Studi di storia e critica della letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento in onore di Giuseppe Farinelli, Mil
NOTE
1 falsa Bisanzio: Montale stesso ha informato che si tratta del Danieli, il famoso albergo veneziano: cosa del resto confermata da una variante che preferiva nominare direttamente l’albergo ("al Danieli") in luogo della metafora definitiva.
2 lo sgabuzzino: in una variante Montale parla esplicitamente di "centralino", con termine più specifico; il poeta preferì nella stesura definitiva un termine più tipico del linguaggio quotidiano, suggerendo così l'idea di una maggiore intimità e confidenza di Mosca con le centraliniste (cosa del confermata al verso successivo).
2 esaurita... meccanica: il poeta ormai è stanco, sfinito, quasi inerte, privo di qualsiasi entusiasmo o curiosità.
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