Aspra cade la neve
sul manichino scalzo
riverbero del tuo dolore.
E lui ti costringe a sognarlo
5 col freddo che fa quest'inverno
a vomitare la notte in agonia
in un'eclissi di ragion pura.
Nelle ferite presbiti dei sensi
fuoco di quercia fatua
10 l'eco delle tue cosce.
Una nebbia tubercolotica
avvolge un mantello di cipressi.
Falce di luna morente
potessi sanguinare in eterno!
15 Risorgere poi in salsedine
imbuto di mare rapito
che asciuga le ossa.
E ancora lui ride pensando
che muori di freddo a sognarlo.
[Da Il ballo della fanciulla in fiamme, Guardamagna Editore, 1986]
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