METRO
Canzone fuori da ogni schema composta di sei strofeversi che rimano liberamente e irregolarmente: quello finale di ogni strofa> trova comunque sempre una rima (più o meno ravvicinata), e sono presenti anche varie assonanze che a volte si legano alle rime (ad esempio core | chiome | amore; ostello | sereno | seno), conferendo al testo una grande ricchezza musicale.
COMMENTO
Questo celeberrimo "idillio" fu composto a Pisa tra il 19 e il 20 aprile del 1828, e fu pubblicato per la prima volta nell'edizione fiorentina (editore Piatti) dei Canti (1831). Nella figura di Silvia è adombrata probabilmente Teresa Fattorini, una cara figura della giovinezza del poeta, morta di "mal sottile" (tubercolosi) nel 1818. Con la sua morte precocissima, la fanciulla diventa l'emblema delle disillusioni dell'età adulta.
L'ultimo verso di ogni strofa è sempre un settenario in rima come uno dei versi precedenti. In questo componimento Leopardi rievoca una figura femminile del sua giovinezza, Silvia, morta prematuramente di tisi. Il poeta riflette quindi sull'inevitabile infelicità dell'uomo e sul crollo delle speranze. La giovane, con la sua precoce morte, diventa insieme il simbolo delle speranze giovanili e l'emblema delle disillusioni dell'età adulta.
NOTE
1 rimembri: ricordi.
2 splendea: splendeva.
3 ridenti e fuggitivi: ilari (gioiosi) e verecondi (timidi, schivi).
4 il limitare: la soglia.
5 salivi: varcavi, oltrepassavi. Notare che "salivi" è l'anagramma di "Silvia", nel cui nome, quindi, si apre e si conclude questa prima strofa.
6 Sonavan: risuonavano.
7 perpetuo: assiduo, continuo.
8 opre: lavori.
9 così menare il giorno: trascorrere la giornata cantando, lavorando, immaginando.
10 gli studi... carte: gli studi piacevoli, graditi, e i lavori eruditi, faticosi.
11 il tempo mio primo: la mia giovinezza.
12 spendea: consumava.
13 veroni: balconi.
14 ostello: casa.
15 tela: telaio.
16 Mirava: osservavo, fissavo.
17 dorate: illuminate dal sole.
18 E quinci... il monte: E da una parte il mare lontano (l'Adriatico), dall'altra il monte (l'Appennino marchigiano).
19 non dice: non può esprimere.
20 cori: sentimenti, stati d'animo, emozioni.
21 sovviemmi... speme: mi ricordo di una speranza così grande.
22 acerbo: aspro, tormentoso.
23 allor: in gioventù.
24 pria: prima.
25 verno: inverno [Silvia morì in autunno, ma qui significa anche "precocemente"].
26 chiuso morbo: malattia occulta, nascosta.
27 molceva: addolciva, inteneriva.
28 ragionavan: parlavano, discutevano.
29 fra poco: poco dopo.
30 negaro i fati: il destino negò.
31 compagna... nova: compagna (la speme del verso successivo) della mia giovinezza.
32 mia lacrimata speme: mia rimpianta speranza.
33 onde cotanto: di cui così tanto.
34 insieme: con la speranza (ma anche con Silvia).
35 tu: la speranza.
36 la fredda morte: cioè del poeta.
37 ignuda: senza significato.
38 di lontano: allontanandoti.
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