METRO
Quartine di doppi settenari (o "martelliani") a rima alternata, secondo lo schema ABAB CDCD ecc.; solo due quartine (vv. 13-16; 29-32) seguono lo schema a rima incrociata: ABBA.
COMMENTO
Il titolo di questo poemetto,"Totò Merumeni" è un adattamento della voce greca Heautintimorumenos, "il punitore di sé stesso", titolo di una commedia dello scrittore latino Terenzio. In esso Gozzano delinea il ritratto culturale ed esistenziale dell'artista, adombrando se stesso, con distacco ironico, nel personaggio di Totò Merùmeni.
Il venticinquenne Totò vive nel silenzio di una vecchia villa aristocratica, che nel passato aveva ospitato illustri famiglie piemontesi ma ora è frequentata da forestieri dall'aspetto volgare, segno del mutamento dei tempi. La sua famiglia è "particolare", in senso negativo: con lui convivono infatti una madre inferma, una prozia canuta e uno zio demente (insomma infermità, vecchiaia e follia grottescamente rappresentate).
Totò ha tutte le caratteristiche di un anti-eroe: è gelido e indifferente, consapevole delle proprie debolezze, è inoffensivo, e non sa amare. In sintesi è un "inetto", un intellettuale raffinato, un esteta complicato, lettore di Nietzsche ma ben lontano dall'essere un "superuomo". La vita con lui non ha mantenuto le promesse, i sogni di gloria sono stati delusi e anche l'amore ideale e sublime si è
rivelato un inganno. Per anni ha tragicamente sognato l'amore di donne teatrali e e fatali, ma nel presente ha una prosaica relazione con una serva diciottenne.
La sua scelta di vita cade sull'isolamento, sull'esilio. L'esilio nella villa, la lettura, la solitudine, la riflessione inaridiscono la vita di Totò. Egli non sa più provare sensazioni e sentimenti vitali, e trova rifugio e consolazione solo nella riflessione e nell'attività poetica.
Nonostante la tematica drammatica è visibile la componente ironica che emerge sia nel titolo che in varie parti del componimento.
Dal punto di vista lessicale la poetica di Gozzano spazia da un alto livello aulico, con citazioni dotte e l'utilizzo di termini quali: "verzura", "commendatizie", "opra", ad un livello inferiore, quotidiano e prosastico, con l'uso di termini quali "villa-tipo", "bertuccia", "micio". Straordinaria la rima "Nietzsche / dice".
NOTE
1 secentisti: di stile barocco, tipico del Seicento.
2 verzura: piante e fiori
3 certi versi miei: Nella raccola La via del rifugio, pubblicata nel 1907, Gozzano aveva descritto la casa del nonno materno ad Agliè, nel Canavese; ma l'ambientazione è letteraria più che reale.
4 la villa-tipo: sintagma tipico del messaggio pubblicitario, usato in accezione ironica.
5 Pensa migliori... triste: nella villa ormai abbandonata e malinconica, tornano alla mente i ricordi di giornate più felici e vive (è evidente il rimpianto per quei tempi).
6 spoglio da gli antiquari: il poeta esprime una sensazione di abbandono e decadenza, e nello stesso tempo fa riferimento ironicamente ai mercanti d'arte che avevano acquistato i mobili e gli arredi della nobiltà piemontese decaduta.
7 Casa Ansaldo... Casa Oddone: elenco di illustri casate piemontesi, che un tempo frequentavano la villa.
8 un automobile: al tempo, il vocabolo era maschile.
9 villosi forestieri: visitatori impellicciati.
10 gorgòne: il battente del portone raffigurante il volto della Gorgòne o Medusa, uno dei mostri della mitologia greca.
11 In quel silenzio... caserma: con questa espressione Gozzano sottolinea la realtà di desolazione e decadenza in cui vive Totò Merumeni, dove al declino dell'ambiente si accompagna anche il declino fisico e psichico delle persone che vivono con lui.
12 canuta: con i capelli bianchi.
13 tempra sdegnosa: temperamento distaccato, schivo.
14 opere d'inchiostro: opere letterarie (citazione dall'Orlando Furioso di Ariosto I, 3,6).
15 vero figlio... nostro: Totò è l'emblema di un certo tipo di gioventù del primo '900, ricollegabile all'eroe decadente e raffinato protagonista, ad esempio, delle opere di Gabriele D'Annunzio e Oscar Wilde.
16 vender parolette: citazione da Petrarca (Canzoniere, 360, 81), come viene rimarcato tra parentesi nel verso successivo. Gozzano esprime così il suo sdegno per tanta pseudoletteratura.
17 baratto o gazzettiere: il barattiere era colui che nel Medioevo teneva un banco di gioco nelle piazze guadagnando in modo illecito (i barattieri sono infatti condannati nell'Inferno di Dante, canti XXI-XXII), mentre il gazzettiere è il giornalista in senso dispregiativo.
18 sarà bello tacere: ripreso da Dante (Inferno, IV, :"che 'l tacer è bello").
19 primizie: primi frutti di stagione.
20 commendatizie: lettere di raccomandazioni.
21 È il buono... Nietzsche: si riferisce alla derisione del buono in quanto debole, "buono" per necessità o per comodo e non per scelta. La citazione è tratta dall'opera di Nietzsche Così parlò Zarathustra, in cui il grande filosofo tedesco elaborò la teoria del "superuomo".
22 grave: gravoso, impegnativo.
23 ghiandaia: tipo di uccello dal canto schiamazzante e rauco.
24 si ritolse: si riprese.
25 pel suo martirio: per le sue pene d'amore.
26 balza | su lui... resupino: la passione della giovane che, piena di salute e di energia, quasi si lancia su di lui, contrasta in maniera decisa con la passività di Totò, che rimane in posizione supina.
27 non può sentire: non può provare emozioni e sentimenti
28 indomo: inguaribile, indomabile
29 l'analisi e il sofisma: l'eccessivo esame analitico della realtà e il ragionamento cavilloso,
caratteristico della scuola filosofica presocratica dei sofisti.
30 ruine: rovine.
31 seppero: conobbero.
32 esprimono: danno vita
33 fiorita: fioritura.
34 l'indagine e la rima: l'analisi filosofica e la poesia.
35 s'accresce: si arricchisce (spiritualme nte).
36 la vita dello Spirito: vi sono due interpretazioni: per alcuni commentatori il riferimento è alla nuova filosofia di Benedetto Croce, per altri alla religione.
37 la voce è poca: richiama la massima latina "ars longa, vita brevis"; mentre la vita del poeta finisce nel tempo, la poesia è infinita.
38 il Tempo... va: altra citazione dal Canzoniere di Petrarca ("ora mentre ch'io parlo, il tempo fugge", 56,3)
39 opra in disparte: lavora (compone poesie) appartato, relegato.
40 Un giorno... morirà: citazione da una lirica di Francis Jammes, uno dei poeti presi a modello dai crepuscolari ("Il est nè un jour. Un autre jour il mourra", in Il s'occupe); sta a significare l'inutilità della vita, racchiusa tra la nascita e la morte.
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