• Gli epigoni di Kant si concentrarono
    sulla già ricordata distinzione
    tra fenomeni e cose in sé. Osservarono
    che il noumeno in fondo è un'illusione,
    un sogno, e un certo Beck propose infine
    che fosse escluso da ogni confine.

    A suo parere ogni oggetto non è
    che un semplice prodotto di coscienza,
    e si comprende in tal senso perché
    qualche studioso afferma che l'essenza
    dell'idealismo è fermamente posta
    da tale semplicissima proposta.

    Codesto movimento ricevette
    la sua definitiva e sistematica
    formulazione in Hegel, che ci dette,
    in una lingua astrusa ed enigmatica,
    un sistema complesso in cui si vede
    ch'egli intese proporsi come erede

    del pensiero di tutto l'Occidente.
    La formula che condensare può
    la sua speculazione è la seguente:
    "Ciò ch'è reale è razionale, e ciò
    ch'è razionale è reale". In codesto
    asserto l'idealismo è manifesto.

    E vi emerge il contrasto che si pone
    fra il pensiero hegeliano e il precedente
    itinerario della tradizione
    filosofica in cui, contrariamente,
    il reale al pensare è contrapposto
    e il pensiero rimane al proprio posto.

    Il concetto centrale del sistema
    hegeliano è senz'altro la dialettica:
    nodo centrale, ma insieme patema
    di chi ha una mente dura o poco eclettica;
    lo può testimoniare ogni studente
    che l'ha studiata e non ha inteso niente.

    Essa si basa sulla coincidenza
    degli opposti, per cui ogni elemento
    della realtà contiene in sé l'essenza
    (Hegel lo afferma senza turbamento)
    di ciò che non è più e non è ancora:
    in questo senso, per esempio, un fiore

    non è più seme e non è ancora frutto.
    Trasferendo l'esempio appena addotto
    su un piano generale, insomma al Tutto,
    ci si può esprimere come qui sotto:
    ad ogni tesi si oppone un'antitesi,
    le quali, insieme, dan luogo a una sintesi.

    Questa triade dialettica, per Hegel,
    si applica ad ogni aspetto della vita:
    all'io ad esempio, che non è per Hegel
    qualcosa di immutabile; o alla vita
    sociale, frutto dell'opposizione
    tra l'io e gli altri in eterna tenzone.

    Così, ancora, l'Idea e la Natura
    hanno conciliazione nello Spirito,
    il quale è suddiviso poi con cura
    dal filosofo in tre momenti: Spirito
    soggettivo, oggettivo ed assoluto.
    Quest'ultimo coincide con il Tutto.

    [omissis]

    Molti autori hanno dato un contributo
    rilevante per lo smantellamento
    dell'idealismo, ma qui si è voluto
    fornire solo qualche chiarimento
    su quelli più importanti. Cambio foglio
    e affronto in breve questo nuovo scoglio.