Via del Campo è una stradina della Genova angiportuale, giudicata malfamata per la presenza di prostitute, travestiti e gente che vive di espedienti illegali. Di questo mondo, a più riprese, De André ha individuato e sottolineato il carattere positivo nell'autenticità e nella passionalità del vivere quotidiano, contro ogni falso perbenismo e moralismo del senso comune. Ma qui la sua attenzione si appunta sulla donna, la cui immagine è delineata con estrema delicatezza e sicuramente idealizzata. I termini usati per rappresentarla richiamano al candore e alla purezza ("graziosa", "bambina", "rugiada") o alle gioie che ella può donare ("sorriso", "paradiso"). Una vena di malinconia attraversa tuttavia quegli "occhi grandi color di foglia" e "grigi come la strada", perché lei - forse - non è lì per scelta (perciò inutilmente "ci va un illuso a pregarla di maritare"), anche se poi è costretta ad essere molto docile e a non negarsi a nessuno: "basta prenderla per la mano". La duplice ma inscindibile metafora finale sottolinea da un lato il giudizio di positività che De André esprime per quel mondo umile e reietto ("letame"); dall'altro, condanna il vuoto e l'insensatezza del mondo ricco e benestante ma ipocrita e freddo ("diamanti").
Com'è stato notato, "mai per De André la prostituta è veramente colpevole; la colpa semmai è dalla parte di chi profitta dei suoi servigi", che lo faccia prendendola per mano oppure definendola "pubblica moglie" di giorno ma cercandola spasmodicamente di notte, come fa il "vecchio professore" della Città vecchia. [omissis] Considerate la brevità del componimento e la sua esemplare chiarezza, è notevole il ricorso alle figure retoriche. Vi sono varie metafore: "rosa" (offerta di sé), v. 4; "paradiso" (gioie dell'amore), v. 15; "diamanti" (mondo ricco e borghese), v. 23; "letame" (mondo umile e povero), v. 24. Nella similitudine degli "occhi grigi come la strada" (v. 7) i due sostantivi sono messi in relazione per il colore, ma la strada rappresenta anche il luogo nel quale le prostitute sono costrette a vendere sé stesse. [omissis] |