Magari il titolo, per alcuni di voi, sarà un po' troppo forte, forse per altri non rende invece l'idea, fatto sta che, comunque, non contenta di un primo passaggio, ieri sera Rai 1 ha riproposto il (presunto) tributo a Fabrizio De André, quello andato in onda per la prima volta nell'estate del 2005 e registrato a Cagliari. Che bellezza!…
Ne abbiamo già discusso sul vecchio Guestbook del sito, e quindi non avrebbe senso riproporre la cosa, ma così com'è stato più forte di me, ieri sera, rivedere fino a quale livello può arrivare l'oltraggio (o, se preferite, quello che per me è un oltraggio), così altrettanto forte è, ora, esprimere, per quello che conta, il mio rinnovato sdegno per quell'infelice "tributo" - così si intitola la trasmissione - a De André. Contrariamente a tre anni fa, e contrariamente a quello che mi ero riproposto di fare parlandone al telefono con l'amico Giuseppe due ore prima della trasmissione, questa volta il… tributo (che coraggio!) l'ho visto tutto e ho notato, quindi, con quanto coinvolgimento e partecipazione Dori Ghezzi applaudisse convintissima e contentissima di quello che stava succedendo a dieci metri da lei e voglio credere che si sia trattato di un atteggiamento "dovuto" agli organizzatori della serata. Mi verrebbe però da chiederle: perchè accettare l'invito e magari offrire pure il patrocinio della Fondazione a un evento dove, secondo la mia modestissima e inincidente opinione, Fabrizio De André e la sua opera vengono ripetutamente oltraggiati? Perché? Qualcuno di voi ha sentito Ranieri cantare, sbagliando, lui napoletano!, ripetutamente le parole di Don Raffaè, col gobbo sotto il naso e contemporaneamente fare il verso a Totò in maniera pietosa? E che dire di quella certa Nicky qualcosa che cantava assieme a un pelatone una poesia di Faber pensando di essere su un palcoscenico americano tipo Ginger e Fred? E Creuza affidata alla Ruggeri l'avete sentita? Mah… A me, dopo quest'affronto riproposto, non resta che un grande vuoto e un inutile senso di rabbia verso questi personaggi da due soldi che si permettono addirittura di prendere a prestito il proprio nome dalle canzoni di De André. Sarà la febbre influenzale cui sono soggetto in questi giorni? Pier Paolo [tratto, col consenso dell'autore, dal sito www.pierpaolosilvestri.it, non più online] |