• È il 1973 e un'Italia postsessantottina in piena rivoluzione artistica, politica e culturale è lo sfondo su cui Fabrizio De André getta le basi per il nuovo disco. Fabrizio è già un autore affermato, i colleghi gli propongono prestigiose collaborazioni, gli impresari lo esortano inutilmente a esibirsi dal vivo. Lui ha altro per la testa: è la Storia di un impiegato, ovvero la storia di un uomo che rifiuta le proprie convenzioni borghesi e, in un estremo gesto individuale di rivolta, getta una bomba contro il parlamento. Capirà che la ribellioni ha senso solo se collettiva. Sono anni politicamente e socialmente molto caldi, così l'album suscita violente polemiche: c'è chi lo bolla come troppo di parte, chi lo vede qualunquista, e nel mondo musicale italiano si scatena un dibattito serrato. A quarant'anni [ormai più, ndr] dalla pubblicazione, ripercorriamo il "dietro le quinte" e gli esiti di un disco così controverso ma anche estremamente coraggioso, che cambierà per sempre il modo di scrivere canzoni di De André. [risvolto di copertina]



    Aereostella, Milano, 2012
    ISBN 978-8896212332
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